INACQUA - Centro Marco Polo Piacenza
10 settembre 2016
AMBIENTAMENTO
10 settembre 2016
ambientamento
ambientamento
 
L'incontro tra noi e l'infanzia può
realizzarsi, sorprendente e fertile,
se ci poniamo di fronte ai piccoli
in atteggiamento di grande apertura,
massima disponibilità, pronti a mettere
in azione quegli stessi acutissimi sensi che
consentono agli artisti di comprendere e
forse, ma non necessariamente, spiegare.
 
CHE COS’È L'AMBIENTAMENTO ?


Con il termine ambientamento si definisce l'inizio dell'esperienza del genitore, del bambino e dell'educatore nel momento dell'ingresso al nido.
Nella dimensione familiare si introducono elementi nuovi: ambienti, persone, orari e modalità relazionali diverse. Di solito la durata dell'ambientamento, per la prima fase di “impatto” è di circa una settimana, durante la quale è necessaria la presenza di uno dei due genitori, o altre figure di riferimento (nonni, baby-sitter…), con modalità e tempi che verranno concordati dalle educatrici insieme ai genitori, in base alle reazioni ed esigenze del bambino. È un momento molto coinvolgente dal punto di vista emotivo per
tutti i soggetti che vengono coinvolti.




IN QUESTA FASE , COSI’ COME PER TUTTA LA PERMANENZA DEL BAMBINO AL NIDO E’ NECESSARIA UNA FORTE COLLABORAZIONE TRA GENITORI ED EDUCATRICI.


Che significa:




- Scambio reciproco di informazioni che permetta alla famiglia, di sapere e capire come è organizzato il nido e quale filosofia educativa vi è alla base, e alle educatrici, di entrare meglio in contatto con i bisogni del bambino e della famiglia.
-Assicurare continuità tra casa e nido, cercando insieme soluzioni per le situazioni che via via si presentano e per affrontare in coerenza le problematiche legate all’educazione.




Entrare al nido per il bambino significa:
- conoscere spazi e persone mai viste prima
- abituarsi ad un'organizzazione della giornata diversa da
quella di casa
- imparare a stare bene anche lontano dai genitori
- accettare altri punti di riferimento
- relazionarsi e “mediare” con altri bambini
- superare le frustrazioni e in questo modo imparare ad
affrontare meglio la realtà.


TUTTO QUESTO RICHIEDE UN APPROCCIO GRADUALE, NESSUNA FORZATURA, TEMPI ADEGUATI E TRANQUILLITÁ.

COME PUO' IL GENITORE FAVORIRE UN BUON AMBIENTAMENTO

La collaborazione dei genitori può aiutare moltissimo il processo di ambientamento. Il comportamento che noi consigliamo dovrebbe essere, possibilmente, il seguente:
 
AL NIDO A CASA


Incoraggiare il bambino ad esplorare l'ambiente e
a giocare in modo autonomo, pur rimanendo a
disposizione in caso di richiesta di aiuto


Orientare il figlio verso l'educatrice nelle
circostanze in cui chiede qualcosa e in situazioni
di difficoltà


Al momento del distacco motivare in modo
ragionevole la propria assenza


Farsi sempre salutare dal bambino anche se piange
e mai ingannarlo allontanandosi di nascosto


Essere decisi nel saluto, cioè non farsi vedere
titubanti o indecisi sulla porta


Sottolineare al bambino il fatto di essere sempre
sicuro che i genitori poi torneranno a prenderlo


Descrivere positivamente la situazione al nido, le attività svolte dai bambini, i giocattoli disponibili....


Ricordare al bambino i nomi delle educatrici che
il giorno dopo troverà al nido


Evitare frasi che diano un' immagine negativa del nido o tantomeno punitiva


Limitare al massimo ulteriori separazioni dal figlio
durante il periodo dell'ambientamento (es. viaggi)
oltre quelle proposte dal nido


Cercare di essere tolleranti rispetto ai normali
momenti di crisi che il bambino può avere senza
classificarli solo come capricci senza senso.



 



IL PUNTO DI VISTA DEI NONNI
I nonni spesso non sono favorevoli al nido, forse perché si sentono un po' messi da parte, o forse perché pensano che il bambino piccolo debba essere protetto e che niente sia meglio della sua casa a questo scopo. Le nonne hanno di solito un passato di dedizione alla casa e ai figli e riescono a concepire con più difficoltà che una mamma possa affidare a degli estranei la cura e l'educazione del proprio
bambino.
Le considerazioni che spesso si sentono dai nonni sono:
  • i bambini piccoli stanno bene a casa con la loro mamma
  • non ha senso spendere tanti soldi per il nido quando noi potremmo tenerlo a casa
  • una brava mamma rinuncia a tutto pur di stare a casa con il suo bambino
  • al nido i bambini non vengono curati bene
  • i bambini piccoli non sono in grado di fare alcuna attività e di stare con gli altri bambini


I nonni sono una grande risorsa affettiva per i nipoti, ma, per quanto siano disponibili, non potranno mai offrire le stesse opportunità del nido sia per i bambini che per i genitori.
Non lasciatevi prendere dai “sensi di colpa” che a volte riescono ad infondere e aiutateli a capire che il nido non si sostituirà mai a loro e che lo spazio per loro rimarrà comunque. Invitateli quindi ad accompagnare o a riprendere il bambino al nido qualche volta, sarà un'occasione per vedere e per conoscere l'ambiente.

 
IL PUNTO DI VISTA DELL'EDUCATORE


Anche per le educatrici con anni di esperienza l'ambientamento rappresenta un momento di grande impegno emotivo e razionale, dove sembra che conoscenze teoriche e anni di esperienza non
bastino a cogliere la complessità che ogni bambino nella sua unicità porta con sé .
Ogni bambino, ogni famiglia costituisce una novità e una risorsa con cui entrare in sintonia. Non è facile conoscere i bisogni dei bambini e costruire una relazione significativa. E' un processo che va ben oltre il momento dell'inserimento e si costruisce lentamente sulla base di una fiducia reciproca e grazie ad una comunicazione costante.


 

COME SI ARTICOLA L'AMBIENTAMENTO?
L'ambientamento, per garantire condizioni di tranquillità e disponibilità per i bambini, si fa a piccoli gruppi, cioè si inseriscono due/tre bambini per volta. Per ogni bambino si individua una delle due insegnanti come “punto di riferimento”. La durata è di circa una settimana con l'obbligo della presenza del padre o della madre indifferentemente, l'importante è che chi inizia dia garanzia di continuità per tutta la settimana.


 

INDICATIVAMENTE SI PREVEDONO 5 MOMENTI SIGNIFICATIVI:
  1. ACCOGLIENZA
  2. ESPLORAZIONE CON DISTACCO PRELIMINARE
  3. DISTACCO PROLUNGATO
  4. PRIMO PASTO AL NIDO CON IL GENITORE
  5. DISTACCO VERO E PROPRIO
 

COME GIUDICARE L'ESITO DELL'AMBIENTAMENTO
I bambini, chi prima chi dopo, si inseriscono tutti al nido.
Bisogna tener presente però che, a parte la prima settimana di “impatto, l'ambientamento vero e proprio ha bisogno di più tempo per realizzarsi, affinché il bambino si abitui ai ritmi, ai tempi e alle attività che vengono proposte. Di solito si ritiene che l'inserimento sia concluso quando il bambino viene al nido con piacere, non piange al momento del saluto né durante la giornata e partecipa con curiosità ed
interesse alle proposte che gli vengono fatte assieme agli altri bambini. E' normale che anche i bambini “ben inseriti” possano presentare dei momenti di crisi ad esempio dopo un’ assenza lunga per malattia o perché stanno vivendo a casa un momento di particolare tensione.
In ogni caso dopo un ambientamento sereno, ci sarà sempre un gruppo di bambini felici.